Ethereum si riprende dopo essere sceso sotto i $4000

Un rapido aumento dell’interesse per i contratti futures su Ethereum ha provocato un surriscaldamento del mercato. L’attività dei trader ha raggiunto un picco, quando l’etere su Exchange MEXC raggiungeva 4297 USDT all’inizio della scorsa settimana. Ma già il 25 settembre il prezzo spot è crollato a 3821 USDT.

Qui è stato raggiunto un minimo locale, poiché l’indice RSI è sceso sotto il 15, segnalando l’ingresso dell’attivo in una fase di ipervenduto. Insieme al calo del valore dell’altcoin si è osservato un forte indebolimento dell’interesse per l’attivo nel mercato dei futures.

Secondo i dati CryptoQuant, il calo dell’interesse per i contratti futures su ETH è stato uno dei più dolorosi dal 2024. I trader hanno subito grandi perdite, ma la liquidazione forzata delle posizioni ha annullato i rischi di ulteriori surriscaldamenti.

Di conseguenza, la moneta ha raggiunto un minimo locale e già il 26 settembre è riuscita a rimanere sopra $4000.

Questa settimana l’etere si è rafforzato fino a $4125, ma al momento non dispone di risorse sufficienti per superare la resistenza nell’intervallo tra $4150 e $4300.

1. I trader devono prestare attenzione a tre livelli di resistenza

Per tornare in fase rialzista, l’etere deve superare diverse zone di resistenza. Man mano che l’altcoin si avvicina a questi livelli, la pressione aumenterà, quindi non si possono escludere ribassi nell’ambito della realizzazione dei profitti.

La prima zona di resistenza si è formata a livello di $4158, e le due successive si trovano rispettivamente a $4307 e $4505.

• Nel più breve tempo possibile vedremo lo scenario scelto dall’etere. Si possono distinguere due vettori prioritari per esso: mantenere le posizioni sopra $4000 e un crollo a $3500.

Se i tori riusciranno a superare i tre livelli di resistenza sopra menzionati e la crypto raggiungerà $4841, si aprirà una strada verso il traguardo di $5864.

Se invece la presa di profitto sarà massiccia e parte dei trader subirà perdite dolorose, il fondo della moneta potrà essere trovato solo a livello $2750, ritengono gli osservatori.

Il tasso di finanziamento per i swap perpetui su MEXC è sceso nella zona negativa questa settimana, creando rischi aggiuntivi per l’attivo.

Negli ultimi 24 ore, il volume degli scambi di futures su ETH sulla piattaforma in termini di dollari è stato di $2,569 miliardi.

Nel mercato spot, l’etere sta migliorando le sue posizioni e cerca di avvicinarsi a $4200. L’indice di forza relativa (RSI) è ancora neutro, il che indica il mantenimento del potenziale per un balzo a breve termine.

• Tuttavia, su un lungo periodo, è probabile che i orsi mantengano la posizione dominante. Non si può escludere un ulteriore tentativo di far scendere la moneta sotto $4000.

L’attivo avrà bisogno di ulteriore supporto per migliorare le sue posizioni di mercato. Questo potrebbe arrivare dai portafogli dei balenotteri, ma per ora si astengono dal tornare a una strategia di accumulo.

2. L’outflow di fondi dall’Ethereum-ETF intensifica la pressione sull’attivo

L’uscita di capitale dal mercato dei fondi crypto spot Ethereum-ETF è un ulteriore fattore che pesa sull’etere e crea condizioni per la diminuzione del valore dell’attivo digitale.

La scorsa settimana, il ritiro di fondi ha interessato non solo gli ETF su ETH, ma anche i fondi che investono in bitcoin. In totale, gli investitori hanno ritirato da tali strumenti oltre $1,7 miliardi. (secondo i dati di Farside Investors).

• Ethereum-ETF hanno registrato un deflusso di $795,6 milioni – è il più grande prelievo di capitali dalla nascita dei fondi negli Stati Uniti nel 2024.

Il leader è stato FETH di Fidelity, da cui gli investitori hanno ritirato $362 milioni in una settimana.

Il secondo posto per il deflusso è andato a ETHA di BlackRock, il cui deflusso ammonta a $199,9 milioni. Solo i fondi crypto ETHE e TETH hanno registrato un piccolo afflusso di capitale.

Gli istituzionali la scorsa settimana hanno anche ritirato fondi da fondi bitcoin-ETF. Il deflusso totale di capitale da tali strumenti è stato di $903 milioni.

Il primo posto per il deflusso è stato occupato da FBTC di Fidelity, da cui sono usciti $330,4 milioni.

Gli investitori istituzionali ritiravano fondi nel contesto di un calo del valore di bitcoin ed ether di oltre l’8%.

Sul mercato Ethereum-ETF un piccolo afflusso è stato registrato solo dai fondi ETHE di Grayscale e TETH di 21Shares.

Gli analisti prevedono un miglioramento della situazione a ottobre, se la SEC approverà l’ingresso nel mercato azionario americano di ETF su Dogecoin, Solana, XRP e Litecoin.

Gli investitori analizzano le conseguenze del lancio di nuovi strumenti e potrebbero aumentare gli investimenti in crypto-ETF se li considerano promettenti.

3. La bassa attività di rete indebolisce la volatilità di ETH

Nella seconda metà di settembre, l’attività di rete su Ethereum rimane debole.

Secondo il servizio EtherScan, il numero medio giornaliero di transazioni nella blockchain è sceso a 1,404 milioni. A metà mese superava i 1,8 milioni in concomitanza con l’aumento del valore dell’ether.

• Di solito, un indebolimento dell’attività di rete è accompagnato da una correzione del tasso e da un restringimento dell’oscillazione dei prezzi delle criptovalute, ricorda il team di MEXC Research.

Nonostante il fatto che ETH è riuscito a salire sopra i $4000, l’attività indirizzata rimane bassa, il che indica la mancanza di supporto necessario per superare le principali zone di resistenza.

La pressione sull’attivo sta aumentando non solo a causa dell’uscita di fondi dagli ETF di Ethereum. Un altro fattore negativo è la preparazione degli investitori per il prelievo di ether dal contratto di deposito. ETH 2.0.

Tra circa 37 giorni, agli utenti sarà disponibile un lotto di ETH del valore di $8,89 miliardi. A questo punto si prevede il blocco di 2,167 milioni di ether. Gli investitori riceveranno le loro monete e potranno inviarle agli scambi per la successiva vendita.

Considerando che l’altcoin sta attualmente trattando sopra i $4000, molti trader potrebbero vendere ETH nell’ambito della presa di profitto. Se la pressione ad ottobre-novembre dovesse davvero intensificarsi, la criptovaluta rischia di scendere nuovamente sotto i $4000.

I dati sul rallentamento dei tassi di uscita di ETH dagli indirizzi di scambio indicano indirettamente la preparazione al ribasso.

Secondo le stime CryptoQuant, il numero di transazioni nella blockchain per il prelievo di fondi dagli exchange è sceso ai livelli minimi dal 2018.

Di conseguenza, il bilancio degli exchange di ether si è stabilizzato, mentre i rischi di nuove vendite potrebbero intensificarsi, osservano gli analisti.

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